Come evitare gli sprechi di acqua in cucina?

L’acqua è uno dei beni più preziosi che esistano al mondo, per questo è fondamentale tutelarla ogni giorno, anche e soprattutto all’interno delle nostre case.

Come evitare gli sprechi di acqua in cucina? Piccoli gesti quotidiani possono contribuire a ridurre gli sprechi e ad aiutare a perpetuare un consumo più razionale e consapevole con conseguenti benefici sull’ambiente e cospicui risparmi a fronte del caro-energia sempre più impattante nelle nostre vite.

 

Leggi anche: “5 regole per insegnare ai bambini a non sprecare l’acqua e a rispettarla

 

Buone abitudini per non sprecare l’acqua

In fondo non è per nulla complicato, si tratta solo di adottare una serie di buone abitudini che devono diventare parte integrante della nostra quotidianità. Riuscendo a risparmiare acqua in cucina, infatti, potremmo salvaguardare l’ambiente con benefici per ogni membro della famiglia, che acquisirà anche maggiore consapevolezza.
Una grande responsabilità dato che è proprio in cucina che utilizziamo circa il 10% dell’acqua che sprechiamo quotidianamente. Già nel 2003 l’ONU aveva richiamato l’attenzione su un dato allarmante; già allora si era stimato che, entro pochi anni e per circa metà della popolazione mondiale, l’acqua sarebbe stata insufficiente. Nel 2008 le previsioni sono state confermate: l’Africa orientale non aveva abbastanza acqua per sopperire ai bisogni primari, così come l’India ha visto rimanere a secco numerosi ettari di terreni coltivati. Secondo un rapporto WWF del 2014, le risorse sono sempre più scarse e sfruttate: usiamo infatti circa 165 litri di acqua al giorno, decisamente troppi se consideriamo che molti vengono sprecati anche in cucina senza un motivo giustificabile.
Non c’è da stupirsi visto che la cucina è l’ambiente della casa caratterizzato dal maggior consumo energetico, molto spesso finendo per usare l’acqua in maniera errata, anche solo per lavare la frutta, la verdura o i piatti, lasciando che questa scorra molto tempo nel lavandino.
Vediamo ora quali sono i migliori consigli per evitare gli sprechi in cucina:

  • controlla che i rubinetti siano in buono stato e non ci siano perdite: da un rubinetto che perde possono fuoriuscire fino a 100 litri di acqua in un mese;
  • installa un rompigetto in ogni rubinetto: in questo modo ci può essere una riduzione del consumo di acqua fino al 30%;
  • non lasciare i rubinetti aperti più del tempo necessario: in ogni minuto si possono risparmiare in media 10 litri di acqua se ci si impegna a chiuderli quando non c’è bisogno – al posto di lasciare frutta e verdura per svariati minuti sotto l’acqua corrente, si può riempire una ciotola e lasciarle immerse e, una volta completato il lavaggio, l’acqua può essere riutilizzata per svariati motivi;
  • scegli una buona lavastoviglie: i modelli più moderni permettono di ottenere ottimi risultati, ma puoi sempre ridurre i consumi con quella che hai già azionando l’elettrodomestico solo a pieno carico e preferendo programmi di lavaggio che impiegano una quantità inferiore di acqua. Ricorda che, rispetto al lavaggio a mano, la lavastoviglie permette un risparmio di circa oltre 50 litri d’acqua al giorno;
  • utilizza solo la giusta quantità di acqua per cucinare: un etto di pasta può cuocere adeguatamente in 0,7litri d’acqua, consentendo una miglior concentrazione dell’amido e una più semplice legatura con il condimento – così facendo risparmieresti il 30% di acqua e il 13% dei consumi di energia ed emissioni di CO2;
  • scegli contenitori dalle dimensioni adeguate: se devi bollire o lessare i cibi, scegli pentole non più grandi del necessario – più è grande la pentola e più servirà acqua per riempirla – se prepari un tè o un caffè solubile scalda solo la giusta quantità d’acqua misurandola con la tazza che dovete utilizzare;
  • non sprecare il cibo: ricorda che per produrre un kg di carne di manzo servono circa 15mila litri di acqua contro i 1800 litri per 1kg di soia e i 250 litri per un chilo di patate – oppure servono 100 secchi d’acqua per produrre una pagnotta di pane e 6 per far crescere una patata;
  • non scongelare il cibo sotto l’acqua corrente: oltre a non accelerare il processo, causa anche un notevole spreco d’acqua –attendi che il cibo si decongeli in frigo; per lavare frutta e verdura, per il ferro da stiro o per l’acquario dei pesci;
  • riutilizza l’acqua di cottura di pasta e riso: per innaffiare le piante, per lavare i piatti che, grazie all’amido, vengono puliti e sgrassati, per preparare un pediluvio con l’aggiunta di oli essenziali visto che l’amido ha un’azione detergente e benefica anche per la pelle.

 

Gestione sostenibile dell’acqua e del caro-energia

Da qualche mese ci troviamo di fronte a un forte rincaro delle materie prime con un rialzo dei costi energetici anche in bolletta. Fortunatamente, secondo gli ultimi dati emersi, sempre più consumatori si dimostrano attenti ai temi della sostenibilità e dell’efficienza energetica. Dall’analisi dei dati della ricerca condotta da Tate, tech company e start-up innovativa, risulta che quasi il 60% degli intervistati ha adattato il proprio stile di vita e cambiato le sue abitudini di consumo a seguito del rincaro dei prezzi delle materie prime e del conseguente rialzo delle bollette.
Tra le soluzioni più attente al pianeta maggiormente adottate riguardo all’acqua rientrano:

  • una maggiore attenzione alla razionalizzazione dei consumi e degli sprechi e alle fasce orarie;
  • l’utilizzo dell’acqua calda a temperature inferiori;
  • un uso più consapevole degli elettrodomestici, con meno lavaggi di lavatrici e lavastoviglie (da 1 al giorno a 1 ogni 2 giorni, arrivando a spendere fino a 127 euro in meno all’anno).

 

Acqua Santo Stefano ha da sempre a cuore l’ambiente e il benessere dei consumatori, motivi per i quali abbraccia ogni giorno la filosofia ecosostenibile con l’adesione, il sostegno e l’iniziativa di progetti a supporto dell’economia circolare e della protezione dell’ambiente. Tra questi ci sono:

  • la produzione di bottiglie in plastica PET 100% riciclabili;
  • l’’adesione al CORIPET, consorzio volontario, riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente, tra produttori, converter e riciclatori di bottiglie in PET;
  • il rinnovo della propria immagine attraverso il restyling delle etichette e l’immissione sul mercato di un nuovo imballaggio più eco-friendly e riciclabile.

 

Per approfondire: “Riciclo bottiglie di plastica: Acqua Santo Stefano abbraccia la filosofia sostenibile

articolo pubblicato da
Acqua Santo Stefano
Acqua Santo Stefano, sgorga pura da una fonte incontaminata del Parco del Cilento e Vallo di Diano. È un'acqua oligominerale povera di sodio, ideale per tutta la famiglia.
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