Come iniziare una giornata di benessere: ecco quale frutta scegliere a colazione

La giornata di benessere non inizia al mattino, bensì la sera prima! Un buon riposo è la prima strada da percorrere per avere le giuste energie il giorno seguente. Ecco perché è fondamentale riposare almeno 7-8 ore la notte (possibilmente nelle ore giuste). 

Superato questo primo ostacolo, è bene programmare la sveglia del mattino in un orario per cui possiamo dedicare la giusta attenzione alla prima parte della giornata, ovvero la colazione. Consiglio sempre di iniziarla con un bicchiere di acqua, per reidratare l’organismo che durante le ore notturne ha continuato a svolgere le sue normali funzioni vitali. 

Quale frutta a colazione? 

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Frutta di stagione

Possiamo ora dedicarci alla nostra colazione. Ricorda che questo è considerato un pasto principale in cui non dovrebbe mancare nessuno dei macronutrienti (carboidrati, proteine, grassi), micronutrienti (sali minerali e vitamine) e fibre. Ecco perché dovremmo scegliere oltre al classico yogurt con cereali o latte con fette biscottate, anche una porzione di frutta fresca, fonte di acqua e fibre necessarie per il nostro intestino, e ricca di sali minerali e vitamine spesso carenti nel periodo estivo. 

Non dimenticate che le linee guida ci consigliano di assumere almeno 3 porzioni di frutta fresca al giorno, da gestire durante l’arco della giornata. La colazione è uno dei momenti migliori per consumarla, perché abbiamo bisogno di una buona dose di zuccheri ed energie per affrontare le prossime ore del giorno. Associata inoltre al resto della colazione, ci donerà un senso di sazietà prolungato. 

Ma quale frutta scegliere? In condizioni fisiologiche normali, non esistono motivi per cui preferire un frutto piuttosto a un altro (solo in caso di fermentazione intestinale è bene prestare attenzione). 

Consiglio di scegliere a colazione il frutto che mai riuscirei a mangiare fuori casa, quando sono a lavoro o in giro.  

Quindi via libera a quelli difficili da conservare fuori frigo o che necessitano di essere sbucciati (per intenderci una banana sarebbe meglio mangiarla fuori casa o quando si esce dalla palestra, invece un kiwi può essere comodamente consumato a casa).  

Dopo questa indicazione pratica, passerei a quella funzionale: ovvero scegliere la frutta di stagione, perché più nutriente, buona e più ricca di sostanze necessarie al periodo dell’anno in cui ci troviamo (vedi ad esempio il contenuto di acqua nella frutta estiva, o la vitamina C presente in quella autunnale/invernale). 

Mangiare del melone o dell’anguria, una pesca o dell’uva è un’ottima strategia per integrare al meglio la nostra colazione estiva, perché apporteremo al nostro organismo la giusta idratazione e gli zuccheri necessari per evitare la spossatezza, e i sali minerali che con la sudorazione tendiamo a perdere. 

Così facendo aumenteremo anche il contenuto di fibre giornaliero, necessario per garantire una giusta motilità intestinale, che può essere compromessa soprattutto durante il periodo di vacanze estive.

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articolo pubblicato da
Emanuele Alfano
Emanuele Alfano, Biologo Nutrizionista, appassionato di cucina e e sport. opero in provincia di Salerno e Napoli. Iscritto all'Ordine Nazionale dei Biologi da 14/04/2016 e praticante la libera professione come Biologo Nutrizionista dall'aprile del 2016. Laurea magistrale nel dicembre del 2014 con tesi in Fisiologia della Nutrizione presso il dipartimento di Fisiologia Università degli Studi di Napoli Federico II. Promotore della dieta mediterranea, che è alla base del corretto stile di vita, mi piace valorizzare i prodotti del territorio.
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